Può capitare di non avere accesso alla rete idrica urbana. Le motivazioni possono essere molteplici e vanno da cause naturali come disastri che portano a danneggiamento della rete idrica, a viaggi in paesi arretrati in cui è possibile che le falde acquifere o i pozzi siano contaminati, o molto più semplicemente a escursioni boschive.
Il sistema per filtrare l’acqua che sto per insegnarti è molto lento, ma estremamente semplice e che non richiede nient’altro che un pezzo di straccio di cotone, come il fondo di una t-shirt tagliato a 15 cm. La maglietta rimane utilizzabile, anche se più corta. Lo straccio poi si può risciacquare e riutilizzare di nuovo per altra acqua. Come contenitore puoi usare qualsiasi cosa, come una semplice bottiglia di plastica in cui la parte del tappo va tagliata di 2-3 cm in maniera da lasciare aperta la parte superiore. Riempi con l’acqua da depurare.
Appoggia la bottiglia su qualcosa che la tenga rialzata dal terreno di un pò, diciamo circa 10-15 cm. Arrotola il panno in maniera che sia bello teso (come quando si strizza) e infilane un estremità all’interno della bottiglia immergendolo per bene. L’altra estremità del panno fuori è libera, devi fare in modo che finisca dentro una bacinella o qualsiasi altra cosa in cui vuoi recuperare l’acqua filtrata.
L’importante è che questo secondo contenitore di recupero sia posizionato più in basso rispetto al contenitore con l’acqua da filtrare. A questo punto basta lasciare passare il tempo (ce ne vuole parecchio, in una notte intera si può recuperare più o meno un litro di acqua). L’acqua comincerà a permeare per capillarità, si diffonderà lungo il panno e quando arriverà all’estremità inferiore posta nel contenitore si formeranno delle goccioline che cadranno dentro il contenitore di recupero.
Questo processo serve a liberare l’acqua da sostanze come la terra o la sabbia che la contaminano fisicamente. Se la tua fonte d’acqua è una grossa pozza che si è formata durante l’ultima alluvione o un fiumiciattolo in piena che si porta via terra è un ottimo metodo per ottenere acqua filtrata, ma non ancora potabile. Il problema è che nell’acqua, non solo in quella stantia ma anche in quella in movimento vivono dei microorganismi che potrebbero essere patogeni per l’uomo. Il metodo del filtraggio da me descritto non elimina questa minaccia.
Per eliminare il problema dei microorganismi che possono essere dannosi occorre utilizzare il calore. Se non hai possibilità di accendere i fornelli di casa (solitamente se hai il problema di procurarti acqua potabile non sei a casa!) e non hai con te un fornello portatile dovrai accendere un fuoco. Una volta accesso lascia il contenitore sulle braci ardenti vicino al fuoco e aspetta che l’acqua bolla, lasciala per circa 3-4 minuti.
Se hai come contenitore ancora una volta una bottiglia di plastica ti insegno un trucco. So che può sembrare strano ma è veramente cosi, provare per credere! Se metti una bottiglia di plastica piena fino all’orlo di acqua dentro un fuoco vivo, la plastica non si scioglie. L’acqua si scalderà e arriverà a bollire, allora potrai (aiutandoti con degli strumenti per mettere e togliere la bottiglia dal fuoco, come due bastoni) tirare fuori la bottiglia e avere la tua acqua depurata pronta. Il motivo per cui la bottiglia di semplice plastica non si scioglie è che è piena di acqua.
Il fuoco scalda la plastica che subito cede il suo calore all’acqua all’interno della bottiglia (la plastica è un buon conduttore di calore), in questa maniera non raggiunge la temperatura di fusione e quindi non si rompe. L’acqua si scalda arrivando a 100 gradi, questa temperatura è ancora inferiore a quella di fusione della plastica che continua a restare intatta. Come ben sappiamo anche somministrando altro calore all’acqua questa non supera in nessun caso i 100 gradi, ma evapora solo più velocemente. Quindi basta rimuovere la bottiglia dopo qualche minuto che bolle, in maniera che non evapori troppa acqua.
In ogni caso un elemento importantissimo è la scelta della fonte d’acqua. Conviene sempre scegliere acqua proveniente da un ruscello o comunque un corso d’acqua in movimento piuttosto che una fonte di acqua “ferma”. Questo perchè, anche se prima ho detto che i microorganismi li possiamo trovare in ogni caso, proliferano molto di più in acque stantie piuttosto che mosse.