Per ottenere un bel manto erboso è necessaria una costante manutenzione che consiste in attività quali taglio (che durante la bella stagione richiede una maggiore frequenza), concimazione e irrigazione del prato. Non bisogna poi dimenticare l’arieggiatura.
Questa operazione migliora la salute del prato, dal momento che consente all’acqua e al concime di penetrare meglio in profondità nel terreno. Questo perché si ripristina una corretta circolazione dell’aria nel momento in cui sul manto erboso si forma uno strato superficiale composto da steli, germogli, residui del taglio dell’erba e altri materiali. Per farlo si possono utilizzare diversi metodi. Si può procedere perforando il manto erboso con un rastrello apposito (dotato di denti aguzzi e allungati), utilizzando delle speciali calzature chiodate o un arieggiatore. Quest’ultimo è un macchinario con motore a scoppio o elettrico dotato di un rullo con delle lunghe punte. Quale che sia la tecnica utilizzata, una volta portato in superficie il feltro che soffocava il manto erboso, bisognerà asportarlo con un normale rastrello.
Tra i consigli per la cura dell’erba bisogna poi dire che i periodo migliori per praticare l’arieggiatura del prato sono la primavera e la fine dell’estate. Più in generale poi andrebbe praticata nel momento in cui si procede alla risemina del prato perché, così facendo, le sementi vanno a depositarsi meglio in profondità nel terreno.
Un’altra operazione di manutenzione simile, altrettanto utile per la salute del manto erboso del proprio spazio verde è la scarificatura, che si pratica utilizzando un macchinario apposito: la scarificatrice. Quest’ultima è dotata di lame affilate che penetrano abbastanza in profondità nel terreno in modo da rimuovere lo strato di feltro che si è depositato in superficie dissodando nel contempo il substrato in profondità, così da incentivare lo sviluppo dell’apparato radicale dell’erba.