La patata è una pianta erbacea annuale coltivata in sud America dal 300, in Europa è diffusa da circa duecento anni. Noi la conosciamo molto bene ed è alla base della stragrande maggioranza delle nostre ricette.
Come coltivare le patate
Fate un solco sulla terra e interrate piccoli tuberi, o anche solo alcuni pezzi di essi, che siano provvisti di gemme. La distanza tra i vari tuberi dovrà essere di almeno trenta centimetri. Per la riproduzione non si ricorre al seme perchè produce un tubero molto piccolo. Dal momento della semina al momento della raccolta passano circa tre mesi. Relativamente all’operazione è possibile vedere questa guida sulla semina delle patate.
Dovrete effettuare la semina nel mese di dicembre nelle zone più calde del sud, ad aprile nel nord, in terreni ben concimati e lavorati. Quando le piante avranno raggiunto i dieci o quindici centimetri, concimate ancora con composto oppure letame ben maturo e rincalzate. I tuberi crescono raccolti in gruppi di forma e di numero diversi a seconda della varietà.
Se volete, potete prendere un vecchio bidone, riempitelo di terra per un sesto della sua capienza, quindi, ponete su di esso due o tre pezzi di patata con evidenti occhi di germogli. Quando le piante sono cresciute, ricoprite con un altro strato di terra. Continuate a porre altra terra man mano che le piante compaiono in superficie. Quando avrete raggiunto il margine superiore del bidone, potrete tranquillamente rovesciare il bidone e sorprendersi dell’abbondante raccolto.
Come conservare le patate dopo la raccolta
Le patate sono un alimento versatile e nutriente che può essere conservato a lungo se conservato correttamente. Ecco alcuni consigli per conservare le patate dopo la raccolta:
Pulizia: Prima di conservare le patate, è importante rimuovere la terra e gli eventuali residui dalla loro superficie. Si può utilizzare un pennello per rimuovere delicatamente la terra o lavare le patate sotto l’acqua corrente e tamponarle asciutte con un panno.
Asciugatura: Una volta pulite, è importante asciugare completamente le patate prima di conservarle. Un’umidità eccessiva può favorire la formazione di muffe e marciumi. Si può lasciare le patate all’aria aperta per alcune ore o tamponarle delicatamente con un panno asciutto.
Temperatura: Le patate devono essere conservate in un luogo fresco e asciutto, con una temperatura compresa tra i 4 e i 15°C. Una temperatura troppo bassa può far diventare le patate dolci e far perdere loro la consistenza, mentre una temperatura troppo alta può causare germogli e marciumi. Si può conservare le patate in una cantina o in un ripostiglio fresco e asciutto.
Luce: Le patate devono essere conservate in un luogo buio. La luce può far diventare le patate verdi e amare, oltre a favorire la formazione di solanina, una sostanza tossica presente nelle patate verdi e germogliate. Si può conservare le patate in un sacco di juta o in un cestino coperto.
Separazione: Le patate non devono essere conservate insieme ad altri alimenti, poiché possono assorbire gli odori e le umidità degli altri alimenti. Inoltre, le patate che si toccano possono favorire la formazione di muffe. Si consiglia di conservare le patate separatamente dagli altri alimenti.
Controllo periodico: È importante controllare periodicamente le patate conservate per individuare eventuali patate marce, germogliate o verdi. Queste patate devono essere rimosse immediatamente per evitare che la muffa o le tossine si diffondano alle patate sane.
In sintesi, per conservare le patate dopo la raccolta, è importante pulirle, asciugarle, conservarle in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e separarle dagli altri alimenti. Con questi semplici accorgimenti, le patate possono essere conservate a lungo, pronte per essere utilizzate in varie ricette.