Tutte le piante acidofile in inverno sono in riposo vegetativo, e per questo motivo non hanno bisogno di molte cure colturali, ma hanno bisogno di moderate irrigazioni e protezione da parte delle gelate. Una di queste piante acidofile è la camelia sasanqua.
Cosa sono le piante acidofile
Le piante acidofile sono piante che crescono e si sviluppano meglio in terreni acidi, con un pH inferiore a 7, generalmente tra 4,5 e 6. Queste piante hanno esigenze specifiche in termini di nutrienti e condizioni del suolo e spesso richiedono una cura particolare per prosperare nel giardino.
Le piante acidofile sono in grado di assorbire i nutrienti necessari per la loro crescita solo in terreni acidi. In terreni neutri o alcalini, alcuni elementi nutritivi, come il ferro, diventano meno solubili e, di conseguenza, meno disponibili per l’assorbimento delle piante. Ciò può portare a carenze nutritive e problemi di crescita.
Esempi di piante acidofile comuni includono:
Azalee e rododendri: Questi arbusti sempreverdi o decidui sono tra le piante acidofile più note e apprezzate per le loro abbondanti e spettacolari fioriture.
Camelie: Le camelie sono arbusti sempreverdi con foglie lucide e fiori appariscenti che variano dal bianco al rosso intenso.
Erica: Queste piante sempreverdi, note anche come Calluna e Erica, sono apprezzate per la loro resistenza e i loro fiori delicati che aggiungono colore al giardino durante l’inverno e la primavera.
Ortensie: Le ortensie sono arbusti decidui che producono grandi fiori a forma di palla o a grappolo. Il colore dei fiori può variare in base al pH del terreno.
Magnolie: Alcune varietà di magnolie, come la Magnolia soulangeana, preferiscono terreni leggermente acidi per una crescita ottimale.
Pini: Molti alberi di pino preferiscono terreni acidi, rendendoli una scelta popolare per giardini con suoli acidi.
Per avere successo nella coltivazione di piante acidofile, è importante monitorare e mantenere il pH del terreno entro il range ideale per queste piante. Ciò può includere l’aggiunta di modificatori del suolo, come torba di sfagno, compost di corteccia di pino o solfato di alluminio, per acidificare il terreno. Inoltre, l’utilizzo di fertilizzanti specifici per piante acidofile può aiutare a fornire i nutrienti necessari e mantenere il pH adeguato.
Come coltivare le piante acidofile
La camelia sasanqua fiorisce in inverno, i suoi fiori non temono il freddo e rimangono sulla pianta per molto tempo. L’irrigazione di queste piante acidofile, essendo piante sempreverdi, mantengono in maniera ridotta la loto attività fisiologica. Non dimenticatevi di irrigarle, in modo tale da mantenere sempre umido il terreno.
Per quanto riguarda le piante coltivate in vaso, dovete proteggere il loro apparato radicale sistemando sul terreno uno strato di foglie secche, corteccia di pino o di legno dello spessore di circa 10 centimetri e avvolgere i contenitori con la paglia, stuoie o altro materiale naturale. Se invece, si verificano abbassamenti di temperatura, ricoprite i materiali con un foglio di plastica, che andrete a rimuovere quando la temperatura si alza.
In presenza di gelo, dovete chiuderle per bene la chioma con il tessuto, soprattutto se i vasi si trovano in posti dove non arriva il sole. Anche le piante messe a dimora in piena terra, quelle più giovani vanno protette dal gelo. Dovete sistemare sotto la chioma uno strato di circa 20-25 centimetri di foglie secche, corteccia di pino, cippato di legno o paglia.
Questi materiali proteggono dal gelo le radici delle piante, mantengono il giusto grado di umidità al terreno, impediscono la crescita delle erbe infestanti e migliorano la struttura e la fertilità del terreno stesso. Per quanto riguarda gli interventi fitosanitari se le piante sono state colpite durante la stagione vegetativa da attacchi di bolla, bisogna effettuare un trattamento con bitertanolo, alla dose di 6 millimetri per 10 litri d’acqua, oppure con poltiglia bordolese alla dose di 50 millimetri per 10 litri d’acqua.
Per prevenire sulle piante di rododendro il disseccamento dei bottoni floreali, bisogna irrorare la vegetazione con la poltiglia bordolese o anche con ossicloruro di rame-20, in base alle seguenti dosi di cinquanta e quaranta millilitri per dieci litri d’acqua, così facendo si aiuta a migliorare la vegetazione della pianta.