La tecnica del cappotto termico, chiamata anche cappotto isolante, consiste nel posizionamento di strati isolanti in grado di ridurre il dispendio energetico di un edificio, con un conseguente risparmio sui costi di riscaldamento e raffrescamento. Il sistema viene applicato alle pareti in modo da proteggere gli ambienti sia dalle temperature esterne più rigide sia dal caldo intenso. Al beneficio termico si aggiunge spesso un incremento del comfort acustico, dato che i pannelli fungono anche da barriera al rumore. Per questa ragione, negli ultimi anni la posa di un cappotto termico è divenuta una scelta privilegiata in molti interventi di ristrutturazione, sia nel caso di abitazioni indipendenti, sia in ambito condominiale.
Indice
Funzionamento e principi di installazione
Il cappotto termico può essere esterno o interno. Nel caso di un cappotto esterno, si ricorre a pannelli di maggiore spessore, applicati su tutta la superficie esterna dell’edificio e rifiniti con l’intonaco di rivestimento. Questo approccio elimina in modo efficace i ponti termici, migliora l’estetica della facciata e contrasta la formazione di muffe e infiltrazioni. Nel caso del cappotto termico interno, il lavoro si concentra sulla posa di pannelli isolanti più sottili all’interno dei locali, generalmente sulle pareti perimetrali. È una procedura meno onerosa, realizzabile anche senza interventi strutturali sulla facciata, ma può ridurre lievemente la superficie calpestabile ed è meno adatta per gli ambienti particolarmente piccoli.
Cappotto termico in ambito condominiale
L’installazione di un cappotto sulle facciate di un condominio richiede uno studio preliminare di fattibilità, utile a valutare i costi e i vantaggi energetici. Diventa importante capire se la posa dei pannelli possa incidere sulla volumetria dell’immobile o ridurre la superficie fruibile di ciascuna unità. L’amministratore, dopo aver raccolto informazioni dettagliate, convoca un’assemblea in cui i condòmini discutono e votano l’intervento. La legge richiede che siano presenti in assemblea proprietari che rappresentino almeno la metà dell’edificio in millesimi e che la proposta sia approvata dalla maggioranza dei presenti, i quali devono detenere almeno un terzo del valore complessivo dell’edificio. La spesa è suddivisa in proporzione ai millesimi di proprietà, senza escludere chi abita ai piani inferiori o in spazi non direttamente interessati dalla coibentazione. Al termine dei lavori, ciascun condòmino beneficia di un miglioramento del comfort e di una rivalutazione dell’immobile, grazie a un edificio più efficiente dal punto di vista energetico.
Isolamento termico esterno o interno
Il cappotto esterno prevede un costo superiore, dovuto ai materiali isolanti di maggiore spessore e alla lavorazione più complessa, ma offre un rendimento energetico ottimale e maggiore protezione degli intonaci. In presenza di ampie facciate o nel caso di edifici con problemi di umidità e muffa, è spesso la soluzione più vantaggiosa, anche grazie alla capacità di eliminare molti ponti termici. Il cappotto interno costa meno e si esegue in tempi più rapidi, poiché non richiede impalcature e autorizzazioni legate all’alterazione delle facciate esterne. Con un buon progetto, questa opzione permette comunque di ridurre in modo significativo le dispersioni termiche, specialmente quando l’intervento esterno non sia realizzabile per vincoli architettonici o per problematiche legate a eventuali limitazioni condominiali.
Vantaggi del cappotto termico
L’isolamento a cappotto consente di usare con minore frequenza impianti di riscaldamento e condizionamento, favorendo una riduzione significativa dei consumi in bolletta. La struttura esterna protetta evita infiltrazioni di umidità e conserva in buono stato gli intonaci, mentre il comfort abitativo migliora sia sul piano termico sia su quello acustico. I benefici si estendono al valore di mercato dell’immobile, che risulta più competitivo grazie a una classificazione energetica superiore. Nei casi di edifici pubblici, il cappotto termico è un intervento in linea con le normative che promuovono la riqualificazione energetica, rendendo l’immobile conforme alle disposizioni vigenti e, al contempo, concedendo l’accesso a incentivi fiscali o contributi statali.
Dichiarazione di corretta posa
La realizzazione dell’isolamento a cappotto richiede l’impiego di materiali e procedure idonei, oltre a un’accurata rifinitura dei giunti tra i pannelli e dei sistemi di ancoraggio. Al termine dei lavori, è fondamentale che l’impresa esecutrice rilasci una dichiarazione di corretta posa del cappotto termico, in cui attesti la conformità degli interventi agli standard previsti dal progetto e dalle normative di settore. Questo documento risulta rilevante in situazioni che comportano l’accesso alle agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico, poiché comprova la qualità dell’intervento e la rispondenza alle specifiche tecniche dichiarate. La dichiarazione funge inoltre da garanzia del fatto che lo spessore dei pannelli, la tipologia di ancoranti e le finiture siano stati effettuati secondo quanto concordato in fase di progetto e in ottemperanza alle disposizioni di legge.
Conclusioni
Il cappotto termico rappresenta una soluzione all’avanguardia per ridurre i consumi, aumentare il comfort abitativo e valorizzare l’immobile in termini energetici ed economici. La scelta tra intervento esterno o interno dipende principalmente dalle caratteristiche dell’edificio, dalle disponibilità di spesa e dai vincoli condominiali o urbanistici. La procedura in ambito condominiale prevede una fase di valutazione e un’assemblea che approvi l’intervento a maggioranza. Un attento controllo della qualità dei lavori, culminante nella dichiarazione di corretta posa in opera, assicura il raggiungimento degli obiettivi prestazionali e l’ottenimento di eventuali agevolazioni fiscali. L’insieme di questi fattori rende l’isolamento a cappotto un’opzione particolarmente efficace per migliorare l’efficienza di un edificio e proteggere la struttura nel tempo.